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Description
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Il progetto mira a fornire una prova di principio per il trasferimento delle elevate conoscenze microbiologiche, genetiche e fisiologiche sui batteri azotofissatori simbionti delle leguminose foraggere per il miglioramento della produzione di foraggio ad alto contenuto proteico. Si metterà a frutto l’elevata competenza raggiunta acquisita dai proponenti nell’ambito dello studio e valorizzazione delle risorse genetiche microbiche italiane sarà sfruttata per la costituzione dei microbiomi simbiontici che migliorino la produttività e qualità delle piante ospiti in condizioni di stress da siccità. La pianta modello, di alto valore economico per la produzione di foraggio (è la quarta coltura nei paesi a clima temperato) e come pianta da sovescio in agricoltura biologica, è l’erba medica. L’erba medica ha la capacità di stabilire un rapporto di simbiosi con microorganismi batterici azoto-fissatori, chiamati rizobi, che si insediano, attraverso la formazione di noduli, sulle radici delle piante leguminose affini. I rizobi sono presenti in molti suoli agrari, tuttavia il loro potenziale simbionte è estremamente variabile e ciò può comportare la formazione di simbiosi poco efficaci per la produttività della pianta, soprattutto in condizioni di stress, come quelle derivanti dalla siccità. Il progetto prevede di utilizzare le collezioni di rizobi già presenti nei laboratori dei proponenti per costituire delle miscele di ceppi di rizobi naturali (definite “consorzi selezionati”), con caratteristiche genetiche e fisiologiche diverse in relazione alla produzione di azoto fissato, alla promozione della crescita della pianta, alla tolleranza alla siccità e, alle condizioni pedo-climatiche dell’ambiente di coltivazione. Queste miscele saranno usate come bio-inoculi per piante di erba medica poste in coltivazione nei terreni delle aziende biologiche partecipanti al progetto, che rappresentano caratteristiche pedoclimatiche tipiche dell’Italia Meridionale. Le attività di ricerca durante i tre anni di Progetto riguarderanno quindi, in seguito all’inoculo e alla semina delle piante, la successiva la valutazione dell’efficacia dei consorzi selezionati, rispetto alle condizioni ambientali saggiate, nel promuovere la produttività delle piante ospiti, e quindi sostenere e migliorare la produzione di foraggio ad alto contenuto proteico. I risultati ottenuti permetteranno di avere ottenere delle linee guida per la costituzione di consorzi microbici selezionati per la preparazione razionale di bio-inoculi simbiontici azotofissatori da usare in agricoltura biologica per migliorarne i livelli di produttività, anche in presenza di situazioni di siccità, in modo sostenibile. |
