Description
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Il progetto RIADAg vede la partecipazione di ARCA2010 scarl in qualità di capofila, del CNR-IBBR, del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) e dell’Associazione Slow Food Campania. Gli obiettivi sono: • sensibilizzazione degli operatori agricoli e trasferimento delle informazioni sulle corrette pratiche tecnico-colturali per ridurre l’impatto ambientale e sulle modalità operative per garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti agroalimentari ottenuti dalle varietà tradizionali locali, anche ai fini del riscatto dell’immagine del territorio, coinvolgendo gli stakeholders; • trasferimento agli operatori agricoli delle informazioni circa le modalità di valorizzazione delle produzioni locali e sensibilizzazione sulle conseguenti opportunità di reddito; • trasferimento agli operatori agricoli delle informazioni sulle varietà tradizionali locali orticole afferenti alla banca del germoplasma regionale, sulle corrette modalità di conservazione e moltiplicazione della semente, sugli aspetti storici e delle tradizioni d’uso; • sollecitazione nei confronti degli operatori agricoli all’adesione alle misure rilevanti del PSR 2014-2020 L’agro acerrano-mariglianese, pur avendo grandi potenzialità in termini di produttività e di qualità, risente di criticità strutturali ed organizzative che ne hanno limitato la capacità di differenziazione commerciale, penalizzandone la concorrenzialità sui mercati interni ed esterni: la reintroduzione in coltura di varietà locali tradizionali offre l’opportunità di alternative colturali in grado di fornire redditi adeguati, perché non soggette alla competitività dell’offerta esterna al territorio. Il partenariato del progetto RIADAg si propone come rete di cooperazione che, attraverso iniziative di animazione territoriale e di formazione tecnica, persegue gli obiettivi della sensibilizzazione degli operatori agricoli alle tematiche della preservazione delle risorse ambientali (aria, suolo, falda acquifera), con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni di gas serra e della lisciviazione dei nitrati nelle acque di falda, e del consumo delle risorse idriche, migliorando al contempo la sicurezza alimentare e la qualità delle produzioni agroalimentari locali attraverso la salvaguardia, la diffusione e valorizzazione dell’agrobiodiversità. |