Description
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In questo progetto è prevista la partecipazione come Organismo di Ricerca, in qualità di partner obbligatorio, dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse (IBBR), sede di Perugia, afferente al Dipartimento di Scienze Bio-agroalimentari del CNR. Il ruolo svolto dall’IBBR sarà quello di contribuire alla nascita di una filiera della produzione di luppolo in Umbria mediante il reperimento e la caratterizzazione morfo/genetica di accessioni selvatiche presenti sul territorio umbro. Infatti, piante selvatiche di luppolo (Humulus lupulus) sono attualmente diffuse in Italia, compresa la regione Umbria, quindi l’individuazione di nuovi genotipi selvatici contribuirebbe ad allargare la base genetica su cui poi andare a selezionare nuove varietà potenzialmente idonee per i differenti usi a cui si presta il luppolo, dalla birrificazione all’erboristeria. Lo studio della variabilità genetica avverrà mediante marcatori molecolari del DNA, che saranno impiegati anche per l’identificazione precoce (in fase vegetativa) del sesso delle piante raccolte, in quanto solo i fiori di quelle femminili si potranno utilizzare per la birrificazione. Parallelamente alle accessioni selvatiche, verranno allevate in campo dal partner Agricooper anche varietà commerciali, in modo tale da consentire una comparazione qualitativa e genetica tra le nuove accessioni umbre e quelle già in uso per scopi commerciali. Per quanto riguarda la valutazione qualitativa, l’idoneità dei coni per la birrificazione sarà valutata dal partner CERB con cui l’IBBR interagirà strettamente. Gli impegni specifici assunti nell’accordo di partenariato sono quindi quelli di creare un’ampia collezione di ecotipi autoctoni, raccogliendo i rizomi di piante di luppolo in diverse località della regione Umbria, in corrispondenza dei principali corsi d’acqua. Con i campioni raccolti verrà allestito un luppoleto sperimentale di circa 500 m2 presso le serre ed il campo sperimentale dell’IBBR. Su queste piante sarà poi effettuata la prevista caratterizzazione morfo/genetica. L’interazione continua tra Agricooper e CERB permetterà già dal secondo anno la coltivazione in campo di genotipi con caratteristiche più adatte all’ambiente umbro e/o con caratteristiche qualitative diverse da quelle commercializzate. A questo scopo, l’IBBR di Perugia possiede tutte le competenze necessarie, umane perché apporterà al Gruppo Operativo la professionalità di quattro ricercatori esperti in studio e caratterizzazione molecolare delle popolazioni vegetali, materiali perché metterà a disposizione il campo, le serre ed i laboratori, nonché una piccola collezione di luppolo umbro (20 piante) parzialmente caratterizzata su cui si è iniziato a lavorare nel 2015 |