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IBBR Project #306

Valorizzazione delle risorse genetiche e di materiali di propagazione forestale nel Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano
Project ID 306
ID -
Acronym PNATE Rinnovazione
Project acronym and title Valorizzazione delle risorse genetiche e di materiali di propagazione forestale nel Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano
Contract -
Description La crisi climatica sta avendo impatti negativi sulla stabilità e sugli equilibri degli ecosistemi forestali. Negli ultimi decenni è stato osservato un aumento progressivo della vulnerabilità ai cambiamenti climatici degli ecosistemi forestali, con numerosi casi di deperimento e mortalità degli alberi in ogni parte del globo. Nel bacino del Mediterraneo, tra tutti i fenomeni strettamente legati al cambiamento climatico, uno dei più preoccupanti è certamente l’aumento del fenomeno della siccità. Recenti ricerche hanno infatti dimostrato che la siccità influenza la fioritura, l’impollinazione, la fruttificazione, la produzione di semi vitali nonché le probabilità di sopravvivenza delle giovani piantine, ma che siccità particolarmente intense, frequenti o prolungate possono causare direttamente la morte degli alberi, in conseguenza della intensa riduzione dell’attività fotosintetica a cui ricorrono gli alberi per ridurre il consumo di acqua. I sintomi più comuni di deperimento dei boschi in conseguenza alla siccità sono quindi la riduzione della rinnovazione naturale, il disseccamento della chioma, la defogliazione, la riduzione delle dimensioni e la ritardata emissione delle foglie, la fessurazione della corteccia e, in casi estremi, anche la morte degli alberi. Nei prossimi decenni, gelate tardive e fenomeni siccitosi sempre più frequenti, prolungati ed intensi provocheranno pertanto cambiamenti nel paesaggio forestale probabilmente anche alle quote più elevate dell’Appennino perché l’atteso peggioramento delle condizioni idriche (soprattutto della siccità al suolo) porterà inevitabilmente alla sostituzione naturale di specie vegetali e quindi, con il trascorrere del tempo, di intere comunità forestali oggi presenti, passando da boschi mesofili (come le faggete) a formazioni più xerofile (molto probabilmente a dominanza di quercia), con numerose specie arbustive e conseguente aumento del rischio di innesco e propagazione di incendi. La velocità del cambiamento del clima potrebbe tuttavia non consentire adattamenti genetici altrettanto efficaci come quelli avvenuti nel passato in risposta a cambiamenti ambientali più lenti. Per questo è necessario dare attuazione a un programma ragionato e coordinato di interventi per favorire la “migrazione assistita” verso quote maggiori di specie e, entro specie, di varianti genetiche più adatte al clima che verrà. Tale programma dovrà necessariamente essere costruito a partire da un quadro di conoscenze più solido ed affidabile e pertanto più adeguato, rispetto a quello di cui si dispone oggi, per assicurare il pieno raggiungimento dell’obiettivo generale del progetto. In un contesto generale di adattamento urgente delle foreste agli impatti del cambiamento climatico, gli obiettivi principali del progetto sono: - svolgere indagini genetiche finalizzate ad indagare e ricostruire le relazioni parentali delle giovani piante e a individuare gli alberi madre; le indagini riguarderanno anche la rinnovazione insediata fuori dai nuclei naturali, individua tramite drone nelle aree tra le popolazioni naturali e il crinale; - tramite tali analisi individuare, caratterizzare e conservare popolamenti e/o singole piante dall’elevato valore adattativo al fine di proporre una gestione selvicolturale orientata all’adattamento agli stress climatici e alla migrazione assistita o colonizzazione guidata, e promuovere azioni di vivaistica forestale e produzione di materiali forestali di moltiplicazione; - collaborare con altri gruppi di ricerca coinvolti dal PNATE nelle azioni finalizzate alla valorizzazione delle risorse genetiche e di materiali di propagazione forestale nel Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. Gli obiettivi del progetto sopra elencati si inquadrano in un contesto più generale di messa a punto di soluzioni gestionali “sostenibili e responsabili” (buone pratiche/interventi pilota di migrazione assistita) finalizzata a favorire l’adattamento delle foreste agli impatti del cambiamento climatico e a valutarne la loro trasferibilità e replicabilità in altri contesti territoriali, caratterizzati da aspetti simili, del parco o esterni all’area protetta per rendere ancora più efficace l’azione di adattamento alla crisi climatica.
Funding body Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano
UOS Firenze
Role Collaborazione
Signatory Piotti Andrea
Contact Person Avanzi Camilla, Spanu Ilaria
Starting of activities 2022
Ending of activities 2025
Extension -
Amount (euro) 54000.00
Technological Area -
Technological Field Ottimizzazione dell’uso delle risorse naturali negli ecosistemi agricoli e forestali
Select Projects
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