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IBBR Project #305

Primo programma di interventi per favorire la resilienza delle foreste del parco attraverso interventi favorenti la “migrazione assistita” delle specie arboree
Project ID 305
ID PNATE MigAss
Acronym PNATE MigAss
Project acronym and title Primo programma di interventi per favorire la resilienza delle foreste del parco attraverso interventi favorenti la “migrazione assistita” delle specie arboree
Contract -
Description La crisi climatica sta avendo impatti negativi sulla stabilità e sugli equilibri degli ecosistemi forestali. Negli ultimi decenni è stato osservato un aumento progressivo della vulnerabilità ai cambiamenti climatici degli ecosistemi forestali, con numerosi casi di deperimento e mortalità degli alberi in ogni parte del globo. Nel bacino del Mediterraneo, tra tutti i fenomeni strettamente legati al cambiamento climatico, uno dei più preoccupanti è certamente l’aumento del fenomeno della siccità. Recenti ricerche hanno infatti dimostrato che la siccità influenza la fioritura, l’impollinazione, la fruttificazione, la produzione di semi vitali nonché le probabilità di sopravvivenza delle giovani piantine, ma che siccità particolarmente intense, frequenti o prolungate possono causare direttamente la morte degli alberi, in conseguenza della intensa riduzione dell’attività fotosintetica a cui ricorrono gli alberi per ridurre il consumo di acqua. I sintomi più comuni di deperimento dei boschi in conseguenza alla siccità sono quindi la riduzione della rinnovazione naturale, il disseccamento della chioma, la defogliazione, la riduzione delle dimensioni e la ritardata emissione delle foglie, la fessurazione della corteccia e, in casi estremi, anche la morte degli alberi. Nei prossimi decenni, gelate tardive e fenomeni siccitosi sempre più frequenti, prolungati ed intensi provocheranno pertanto cambiamenti nel paesaggio forestale probabilmente anche alle quote più elevate dell’Appennino perché l’atteso peggioramento delle condizioni idriche (soprattutto della siccità al suolo) porterà inevitabilmente alla sostituzione naturale di specie vegetali e quindi, con il trascorrere del tempo, di intere comunità forestali oggi presenti, passando da boschi mesofili (come le faggete) a formazioni più xerofile (molto probabilmente a dominanza di quercia), con numerose specie arbustive e conseguente aumento del rischio di innesco e propagazione di incendi. La velocità del cambiamento del clima potrebbe tuttavia non consentire adattamenti genetici altrettanto efficaci come quelli avvenuti nel passato in risposta a cambiamenti ambientali più lenti. Per questo è necessario dare attuazione a un programma ragionato e coordinato di interventi per favorire la “migrazione assistita” verso quote maggiori di specie e, entro specie, di varianti genetiche più adatte al clima che verrà. Tale programma dovrà necessariamente essere costruito a partire da un quadro di conoscenze più solido ed affidabile e pertanto più adeguato, rispetto a quello di cui si dispone oggi, per assicurare il pieno raggiungimento dell’obiettivo generale del progetto. In un contesto generale di adattamento urgente delle foreste agli impatti del cambiamento climatico, gli obiettivi principali del progetto sono: 1) messa a punto di un adeguato programma di monitoraggio degli effetti della siccità e delle gelate tardive sulle foreste del parco e sulla loro rinnovazione in particolare; 2) selezione/preparazione di materiale vivaistico più adatto al clima che verrà da utilizzare per interventi di migrazione assistita ovvero realizzazione di sottopiantagioni e semine in situ per migliorare la resilienza delle faggete alla crisi idrica; 3)valutazione dell’efficacia nel breve periodo e della sostenibilità degli interventi di adattamento (di migrazione assistita); 4) definizione di un programma di monitoraggio per la valutazione dell’efficacia degli interventi di adattamento nel medio/lungo periodo Gli obiettivi del progetto sopra elencati si inquadrano in un contesto più generale di messa a punto di soluzioni gestionali “sostenibili e responsabili” (buone pratiche/interventi pilota di migrazione assistita) finalizzata a favorire l’adattamento delle foreste agli impatti del cambiamento climatico e a valutarne la loro trasferibilità e replicabilità in altri contesti territoriali, caratterizzati da aspetti simili, del parco o esterni all’area protetta per rendere ancora più efficace l’azione di adattamento alla crisi climatica.
Funding body Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano
UOS Firenze
Role Unico Beneficiario
Signatory Piotti Andrea
Contact Person Piotti Andrea, Avanzi Camilla
Starting of activities 2021
Ending of activities 2025
Extension -
Amount (euro) 40000.00
Technological Area -
Technological Field Ottimizzazione dell’uso delle risorse naturali negli ecosistemi agricoli e forestali
Select Projects
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